Campagna | “Stesso lavoro, stessi diritti” per il lavoro dignitoso dei migranti pakistani in Italia

Con il loro lavoro, i migranti e le migranti di origine pakistana contribuiscono allo sviluppo economico e sociale dell’Italia e del loro paese d’origine.

Dicembre 15, 2021

IscosPiemonte

Con il loro lavoro, i migranti e le migranti di origine pakistana contribuiscono allo sviluppo economico e sociale dell’Italia e del loro paese d’origine. Tuttavia, sono spesso impegnati in lavoro precario, informale e senza diritti. 

ISCOS ha lanciato la campagna “Stesso lavoro, stessi diritti ” nell’ambito del progetto “Engaging Pakistani Diaspora in Italy to Promote Decent Work in Pakistan” implementato da OIL – Organizzazione Internazionale del Lavoro – con il sostegno di AICS, l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo del Governo Italiano. 

Avvalendosi del coinvolgimento attivo delle associazioni dei cittadini pakistani in Italia, il materiale prodotto per la campagna di informazione e sensibilizzazione, rivolta agli oltre 131.000 pakistani che vivono e lavorano in Italia, mira a promuovere il lavoro dignitoso attraverso una maggiore conoscenza dei diritti del lavoro, delle leggi e delle misure di protezione sociale, facilitando l’accesso ai servizi per l’integrazione socio-lavorativa. 

Anche ISCOS Piemonte sta realizzando attività di informazione e formazione in Piemonte e online, in collaborazione con un gruppo di referenti delle comunità pakistane e dei formatori della CISL. 

“L’informazione e la formazione dei lavoratori migranti pakistani in Italia è fondamentale per garantire una maggiore consapevolezza dei loro diritti umani e del lavoro, così come dei meccanismi per prevenire e affrontare violazioni di questi diritti. Queste attività fanno parte di un’iniziativa più ampia per promuovere il lavoro dignitoso di tutti i lavoratori migranti in Italia, in particolare quelli impiegati in settori economici come l’agricoltura, il lavoro domestico e l’edilizia, che sono più esposti allo sfruttamento lavorativo, agli abusi e alla violazione dei diritti dei lavoratori”, ha dichiarato Gianni Rosas, Direttore dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino.

Secondo il Presidente dell’ISCOS, Vincenzo Russo, “I lavoratori di origine straniera, pur rappresentando una parte importante della forza lavoro in molti settori e una componente fondamentale della società italiana, soffrono ancora di emarginazione sociale e sfruttamento lavorativo. È necessaria l’azione decisa dei sindacati per favorire l’inclusione sociale e la tutela di questi lavoratori”.

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